01/09/2015No Comments

Nuovo sito per HousingLab

ecco il nuovo sito

09/07/2015No Comments

#collaborativeweek – 8 giorni per parlare di stili di vita collaborativi

Logo_Rectan_Trans_HQ Questa settimana, durante l'incontro di Milano Sharing City È stata lanciata al Expo Gate di Milano la collaborative week, una settimana intera dedicata all’economia collaborativa. #collaborativeweek si terrà a Milano, ex Ansaldo, dal 7 al 14 novembre 2015. 8 giorni per parlare di casa, lavoro, comunità e piattaforme. 4 eventi rivolti agli imprenditori, agli innovatori sociali, ai professionisti, ai giornalisti, ai ricercatori, agli studenti e ai cittadini. Experimentdays Milano, promossa dall’associazione HousingLab, è la fiera dell’abitare collaborativo che promuove nuovi stili di vita legati all’abitare consapevole. Sharitaly è il primo evento in Italia, organizzato da Collaboriamo e il laboratorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore TRAILab, il cui obiettivo è promuovere questo nuovo modello economico in un contesto di regole chiare, favorendo la contaminazione fra comunità, piattaforme collaborative, amministrazioni e grandi aziende. La Conferenza Europea del coworking, organizzato da Global Enterprise, è un evento unico che raccoglie le più significative esperienze in tema di lavoro condiviso del Vecchio Continente. Espresso Coworking, infine, è il principale momento d’incontro nazionale  per la community italiana del coworking, gestito e organizzato da Lab121 in rete con i coworking italiani. Entrambi questi ultimi eventi sono curati da Proteina. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Vuoi essere protagonista della Collaborative week? Se sei un ricercatore, un centro di ricerca o esperto proponi un tema, una relazione, una ricerca per costruire con noi il programma di incontri e dibattiti. Se sei un’organizzazione, un’associazione o una start up presenta la tua attività, prenotando uno spazio espositivo all’interno di Experimentdays, proponendo un laboratorio all’interno di Experimentdays o Sharitaly, partecipando con un’attività di networking serale o agli start up awards all’interno di Sharitaly. Infine puoi contribuire a sostenere gli eventi attraverso le formule di partnership & sponsorship previste per essere presente su tutta la comunicazione della “Collaborative Week” e su quella digitale dei diversi eventi. Se vuoi partecipare scrivi a: hello@collaborativeweek.it Cover_LQ-19

20/10/2014No Comments

Vivit

ABITARE, VIVERE E CONDIVIDERE

Vivit è un nuovo modello residenziale che sta sorgendo nel territorio piacentino, un servizio abitativo dedicato alla terza età. Il progetto prevede la ristrutturazione di un condominio esistente, ripensato per l’accoglienza e l’invecchiamento attivo, con diversi tipi di tagli abitativi (monolocali, bilocali, trilocali) per un totale di 20 appartamenti che si integrano con 300 mq di aree comuni per favorire l’incontro, l’interazione e la condivisione della quotidianità, (area living, terrazza, bagno assistito, palestra, sala infermeria, lavanderia/stireria, ricovero bici).

Tutta la riqualificazione dell'edificio è condotta seguendo criteri di sostenibilità: soluzioni energetiche a basso impatto e materiali eco-compatibili. I valori che hanno ispirato il progetto sono la funzionalità e il confort, la sostenibilità sociale, la sicurezza, l’accoglienza e la condivisione con i residenti e con il territorio.

La comunità di abitanti

Il progetto Vivere Vivit sarà inaugurato il prossimo 25 ottobre a Fiorenzuola D’Arda (PC) in piazza Caduti 13, e ha l’obiettivo di ospitare persone anziane autosufficienti ma in condizione di fragilità, anziani parzialmente autosufficienti o autosufficienti, ma portatori di disabilità, offrendogli la possibilità di usufruire di una serie di servizi innovativi che facilitino la vita quotidiana.  Gli alloggi sono pensati per la vita in coppia, ma ciò che contraddistingue il progetto è l’interazione attiva con i propri vicini di casa.

È possibile candidarsi su apposita pagina del sito ufficiale, in cui inserire i propri dati per saperne di più e ricevere materiale informativo attraverso newsletter.

 

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L'ingresso dell'edificio

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La terrazza in condivisione

 

La collaborazione

I servizi che verranno erogati per la nuova comunità serviranno per garantire loro una vita sicura, grazie al sistema domotico di telecontrollo e videocamere di sicurezza per restare in connessione con personale specializzato e strutture di pronto intervento; pratica, grazie alle attrezzature e assistenza che la residenza offre; comoda, come l’assistenza nella cura della persona o della casa, e l’attivazione di car sharing e condivisine della bicicletta che verranno effettuati in seguito; attiva, perché si ha la possibilità di usufruire della palestra e prendersi cura di un orto che è a disposizione degli abitanti. Per permettere di integrare la vita urbana a quella rurale, Vivit collabora con l’Azienda Agricola S. Fiorenzo, una “fattoria” dove si può coltivare il proprio orto e praticare gardening. La coltivazione è biologica e permette, oltre ad essere spazio di scambio di conoscenze e competenze, di riscoprire la qualità dei prodotti locali. Oltre all’orto c’è molto spazio verde, aria pulita, un campo per giocare a bocce e la possibilità di mangiare e eventualmente cucinare i prodotti raccolti dal proprio orto.

“Questo progetto nasce per stimolare le attività e coinvolgere le persone” dice la signora Silvia Pighi, responsabile e fondatrice del progetto Vivit. Alla base di tutto ci sono i valori di accoglienza, sostenibilità e funzionalità per poter offrire case confortevoli e luminose, accessibili abbattendo le barriere architettoniche; aree comuni dove poter condividere tempo libero in compagnia; la vicinanza al centro urbano e allo stesso tempo agli spazi verdi come l’orto, aree aperte, terrazze e logge; un elevato standard tecnologico, ma soprattutto sentirsi parte di una comunità.

 

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L'orto

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Gli spazi agricoli

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La bocciofila

 

Contatti
Indirizzo: Piazza Caduti 13, Fiorenzuola D’Arda (PC)
Websitewww.viverevivit.it
Social: facebook
Referente: Silvia Pighi
Mail: s.pighi@sp-realestate.eu

Intervista e Editing di Selena Belleggia

Le visite guidate fanno parte di Experimentdays Milano 11-12 ottobre 2014 
www.experimentdays-milano.it

Per registrarti:  registrati qui alla visita a Vivit

15/10/2014No Comments

Cohousing Chiaravalle

Eventbrite - Di porta in porta / Cohousing Chiaravalle

RIGENERAZIONE URBANA, SOSTENIBILITA’
Cohousing Chiaravalle è il nome del nuovo cohousing presentato a Milano nel febbraio 2014 da NewCOh srl, e si propone di promuovere e il completare progetti di cohousing sul territorio italiano, in collaborazione e/o col supporto di imprenditori privati, istituzioni pubbliche oppure direttamente o in forma cooperativa.

L’edificio è un’antica cascina del ‘600, Cascina Gerola, oggetto di imminente ristrutturazione, e rappresenta la sintesi di tutti gli elementi che consideriamo fondamentali per un cohousing da manuale, in cui il valore principale condiviso è l’innovazione e la sostenibilità : “Cohousing Chiaravalle è per noi sinonimo di sostenibilità totale, dove per sostenibilità totale intendiamo l'unione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica” racconta Marco Bolis, responsabile sviluppo presso Newcoh srl.

Cohousing Chiaravalle si trova a Milano ma già nel pieno del Parco Agricolo Sud, tra i più ampi ed importanti d’Europa e si relaziona con il borgo di Chiaravalle, antico centro abitato, dove operano numerose associazioni cittadine (in particolare Borgomondo per Chiaravalle Sostenibile) , potenzialmente luogo di espressione di una vita sostenibile a consumo 0.

Il progetto architettonico di recupero e trasformazione della Cascina Gerola firmato BUNCH (in particolare dall’architetto Giano Donati), è un progetto sostenibile oltre che per il riuso dell’esistente, in un contesto di grande monumentalità (Abazia e il Cimitero ), anche per i sistemi di raffrescamento e riscladamento, totalemente sostenuto dallo sfruttamento delle acque reflue provenienti da depuratore.
All’interno di Cohousing Chiaravalle sarà possibile scegliere tra numerose tipologie abitative che vanno dall’appartamento mono-piano con o senza giardino, alla villetta su due livelli a loft soppalcati.

Chi vorrà aderire al progetto acquisterà solamente il proprio spazio privato, tutti gli spazi comuni non sono conteggiati e verranno consegnati arredati secondo quanto emerso nell’ambito della progettazione partecipata.

 

Render di progetto: Cascina Gerola cortile interno del complesso, visto dall'ingresso principale su via Sant'Arialdo.

 

La comunità

 

Dal lancio pubblico del progetto (febbraio 2014) fino è stato portato avanti un intenso lavoro con chi ha aderito al progetto fin dall’inizio, poiché il progetto parte sempre dai bisogni e dai desideri dei futuri abitanti, che di fatto rappresentano il punto di partenza: da una parte il dialogo in un rapporto one-to-one per progettare insieme a ciascuno la propria casa, dall’altro lato incontri di gruppo per la fase conoscitiva e la progettazione partecipata.

Durante i primi incontri gli aderenti al progetto hanno potuto conoscersi, mettere in comune le proprie esperienze abitative, le motivazioni che li hanno spinti a cercare una soluzione abitativa in cohousing, le loro storie e le loro aspettative.

Al momento la comunità è formata da un gruppo quasi consolidato di 20 famiglie, con altri 20 alloggi ancora liberi.
Molte delle persone che avevano manifestato interesse hanno confermato la loro scelta, costituendo così il gruppo promotore di Cohousing Chiaravalle, e per saperne di più, i potenziali cohouser hanno compilato un form, nel quale hanno risposto a domande sulla loro identità (famiglie 32%, single 27%, coppie 41%), su età (under 20 corrispondente al 14%, fra 20-35 anni al 21%, fra 35-65 anni al 60%, over 65 al 5%), e infine su occupazione (artisti, professionisti, impiegati, imprenditori, sociologi ed educatori, operatori sanitari, e ricercatori).

Di seguito hanno espresso le loro esigenze, attraverso un questionario sulle attività collaborative e gli spazi comuni (spazi tecnici e hobby, spazi per la convivialità, spazi per la cura dei bambini/anziani/ospiti, spazi per lo sport e wellness, spazi verdi, spazi per il lavoro e lo studio, spazi produttivi e vendita), allo scopo di identificare i principali profili di comunità e realizzare spazi comuni che incontrino le esigenze dei futuri cohouser. L’orto comune permetterà la produzione del proprio cibo.

 

Giornata di progettazione partecipata: i cohouser si confrontano aiutati dalla facilitatrice Stefania Lattuille.

 

La collaborazione

 

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Giornata di progettazione partecipata: momento di brainstorming

 Il processo è in grado di produrre risultati a lungo termine: il senso di appartenenza ad una realtà viva, imparare a prendere decisioni insieme, apertura verso l’esterno e mutuo soccorso, attivazione di attività e servizi comuni di aiuto alla vita quotidiana, ossia la base della collaborazione futura.

Per incentivare processi collaborativi anche con la collettività e con il territorio, Cascina Gerola partecipa all’appuntamento periodico di Cascine Aperte, relazionandosi così con il Distretto Agricolo Milanese e con la rete de 33 cascine milanesi, per la promozione di storia, socialità e agricoltura: mercati agricoli e di autoproduzione, botteghe con vendita diretta di prodotti delle cascine partecipanti, biciclettate alla scoperta delle cascine milanesi, appuntamenti musicali, presentazioni di libri, incontri di approfondimento, laboratori di manualità, il tutto in una visione generale di riqualificazione del territorio, a cura di Associazione Cascine Milano e Distretto Agricolo Milanese, in collaborazione con Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, e con il Patrocinio del Comune di Milano.

 

Contatti

Indirizzo: Cascina Gerola - via Sant'Arialdo 91, 20139 Milano

Website: http://www.cohousing.it/portfolio/cohousing-chiaravalle/

Social: https: //www.facebook.com/pages/Cohousing/459467507428161?fref=ts

E-mai referentel: daylight.bovolo@gmail.com

 

Intervista e Editing di Mariana Soricelli e Selena Belleggia

Le visite guidate fanno parte di Experimentdays Milano 11-12 ottobre 2014 
www.experimentdays-milano.it

Per registrarti:  registrati qui alla visita a cohousing Chiaravalle

19/09/2014No Comments

Condominio Solidale di Bruzzano MI

UNA COMUNITÀ BASATA SU ACCOGLIENZA, APERTURA E CONDIVISIONE

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L'ingresso del condominio

Il condominio è formato da tre palazzine comunicanti di tre piani ciascuna che si affacciano su un cortile, in cui vivono due comunità: una composta da sette famiglie e una comunità per malati psichici. Le famiglie fanno parte di Mondo Comunità e Famiglia, associazione nata nel 2003 che ha la sua origine nella comunità di Villapizzone, fondata a Milano nel 1978.

La comunità di abitanti

La comunità è nata con l’insediamento delle famiglie, che sono andate ad abitare nei loro appartamenti quando ancora i lavori non erano completati, e così negli anni lavorando insieme sono andati a ricostruire il luogo in cui vivono. Parallelamente c’è stato l’insediamento della comunità degli ex ospiti del Paolo Pini per i quali la presenza dei vicini e l’inserimento in un ambiente familiare è una terapia, infatti, uno dei valori che la comunità di Bruzzano condivide è proprio l’apertura. Un altro è l’accoglienza: ogni famiglia decide liberamente in che modo e chi, solitamente persone fragili, accogliere per un periodo all’interno della struttura. La condivisione è il terzo dei valori, che si traduce anche in condivisione economica: gli stipendi di tutti gli abitanti vanno su un unico conto corrente di cui ognuno utilizza quello che ritiene necessario.

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A casa di Isabella e Marco, dove siamo stati accolti con un sorriso

La collaborazione

Il metodo della condivisione ha portato alla creazione di spazi comuni, ci porta a conoscerli Marco, marito di Isabella, che ha partecipato alla realizzazione di passerelle che permettono il passaggio da un edifico all’altro per favorire i momenti di scambio e incontro e facilitare l’accesso alla dispensa comune. Il cortile è un grande parco giochi per i bambini e il luogo in cui avviene solitamente l’incontro con gli ex pazienti del Paolo Pini. La cantina è immensa ed è usata come magazzino comune o deposito anche per persone esterne alla comunità. Il salone si trova al piano terra, dove si organizzano feste e si svolgono riunioni, con la possibilità di essere affittato da persone esterne.

La Sosta Solidale è un’iniziativa partita dalle famiglie per aprirsi maggiormente all’esterno e consolidare il valore dell’accoglienza. L’ostello ha portato nuovi scambi, un flusso di persone “normali” e un servizio in più per i parenti di persone ospedalizzate che ora hanno un posto in cui dormire vicino ai loro cari; così ci spiega Isabella, che gestisce l’ostello insieme agli altri condomini.

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Il giardino del Condominio Solidale

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Grazie alle passerelle costruite dagli abitanti si passa da un’edifico all’altro per favorire i momenti di scambio e incontro

L’integrazione nel quartiere è stata graduale per entrambe le comunità. All’inizio c’erano rifiuto e diffidenza nei loro confronti, ma successivamente, soprattutto grazie all’inserimento scolastico dei figli, ci sono state delle occasioni di contatto che hanno favorito l’integrazione, non solo all’esterno del condominio ma anche al suo interno.

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Nel cortile ci s'incontra ma soprattutto si gioca!

Ci racconta ancora Isabella che ha scelto di abitare qui perché vive a stretto contatto con persone che, anche se completamente diverse da lei, le hanno permesso di confrontarsi e di mettersi in discussione, di crescere e di avere maggiore sicurezza. Il rovescio della medaglia di questo stile di vita è che per prendere decisioni nel totale rispetto di tutti, i tempi si dilatano e che a volte è difficile essere sempre bendisposti verso le esigenze degli altri, ma sapendo che la disponibilità è reciproca, c’è la volontà di superare questa difficoltà.

Il consiglio di Isabella e marco: "Se a qualcuno interessasse vivere in una comunità gli consigliamo di vederne tante per conoscere e capire qual'è lo stile più adatto."

Contatti
Indirizzo:Via Urbino 9, 20161 Milano
Websitewww.comunitaefamiglia.org
Referenti: Isabella e Marco
Mail: Isabella: escalante.isabella@gmail.com ; Marco: ma.frigerio@gmail.com

Intervista e Editing di Caterina Ardizzon e Serena Nardin

Le visite guidate fanno parte di Experimentdays Milano 11-12 ottobre 2014 
www.experimentdays-milano.it

Per registrarti:  registrati qui alla visita al Condominio Solidale di Bruzzano

03/09/2014No Comments

Biblioteca Condominiale Rembrandt 12

DA UNA MANCIATA DI LIBRI A UNA COMUNITÀ SOLIDALE

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La biblioteca nel giorno dell’inaugurazione

La comunità

L’idea di una biblioteca condominiale è nata dal sig. Roberto Chiapella che racconta “La storia è semplice: all’inizio volevo fare uno scambio! Avrei potuto farlo con qualsiasi oggetto, i libri mi sono capitati per caso. Mi sono sembrati un pretesto semplice, bello. Li ho trovati nel cassonetto, nuovi. Poi ho iniziato a spargere la voce…uno mi ha dato la libreria, l’altro mi ha dato altri libri”. La biblioteca è stata inaugurata il 2 febbraio 2012, alla presenza di 200 persone tra condomini e non.

La comunità col tempo si è allargata “Siamo una comunità aperta, e se qualcuno entra, porta idee, libri, storie, e se vuole unirsi a noi per la cena del mercoledì anche una pizza!” spiega Adele, inquilina del 3° piano.

La biblioteca è diventata presto anche un centro d’ascolto, grazie soprattutto alla cordialità e alla disponibilità del signor Roberto, che spiega “Le persone che vengono qui spontaneamente, perlopiù, sono persone che hanno difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, ragazze e ragazzi laureati che non riescono a trovare occupazione, che vendono i biglietti della metro, che puliscono le scale nei musei, che fanno le promoter del caffè…vengono qui e ci raccontano la loro storia, storie di disagio, di malessere, di solitudine.”

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Il signor Roberto, ideatore della biblioteca, soprannominato “il prete confessore”

La collaborazione

La biblioteca è aperta tre giorni a settimana dalle 16 alle 18. Il signor Roberto è quasi sempre presente, quando non c’è lui altri condomini lo sostituiscono. “È come se fosse il negozio e deve essere aperto! Abbiamo inventato un servizio e bisogna portarlo avanti” puntualizza Roberto. L’offerta della biblioteca è abbastanza completa, ci sono quasi tutti i generi, dispone di un archivio digitale e (per sicurezza) cartaceo.

L’iniziativa si sta allargando “La stanzetta come vedete è piccolissima, abbiamo già raggiunto il soffitto, e non possiamo andare più su di così! Allora parte dei libri vengono portati alla biblioteca del carcere di Opera e presto avremo un collegamento diretto con San Vittore” spiega Roberto. L’idea di estendere l’iniziativa alle carceri ha la stessa motivazione del condominio: avvicinare le persone. “In un carcere le persone sono allontanate dal mondo, separate e recluse. Io cerco di riavvicinarle così, e il libro è l’unica cosa che li fa uscire da quel posto”.

Difficoltà incontrate?

Superare la diffidenza delle persone. Roberto racconta così l’assemblea condominiale in cui doveva essere approvata la biblioteca “Sapevo già che i più critici avrebbero posto il problema della sicurezza perché si tratta di un’attività di libero accesso ai cittadini…in effetti, poi è stato facilmente scavalcato dimostrando che quest’attività è una forma di controllo e presidio. Non abbiamo mai avuto un portiere, quindi stiamo offrendo a tutti gli effetti un servizio di portierato a costo zero!”. La grande visibilità sui giornali, i numerosi apprezzamenti hanno fatto si che ci fosse un ampio consenso, contro il quale sarebbe stato difficile andare. “Alla fine anche i più dubbiosi hanno capito che si può stare qua a condividere qualcosa, quantomeno le parole…”

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“Siamo una comunità aperta, chiunque entra può portare libri, storie, idee...”

Buoni motivi per vivere qui

Il signor Giacomo racconta “Bisogna riconoscere che per tutti noi l’idea di Roberto è stata grandiosa. Io non abito qui, vengo da fuori, e qui ho trovato qui amici, soccorso se ne ho bisogno, un punto di riferimento nei momenti di solitudine per un uomo anziano come me.”

Contatti
Indirizzo: Via Rembrandt 12, Milano
Website (&social) facebook: Biblioteca Rembrandt 12
Referente: Roberto Chiapella
Mail bibliorembrandt12@gmail.com

Intervista di Selena Belleggia e Mariana Soricelli   www.polidesign.net/it/housing
Editing Chiara Gambarana

 Le visite guidate fanno parte di Experimentdays Milano 11-12 ottobre 2014 
www.experimentdays-milano.it

Per registrarti:  www.eventbrite.it

16/06/2014No Comments

La casa nell’era della sharing economy

Vogliamo raccontarvi come si potrebbe vivere in una casa un po’ diversa, più socievole e collaborativa, ma in fondo non troppo lontana dalla nostra vita quotidiana. Immaginiamo di vivere da soli (come altri 7.7 milioni di Italiani) in città. Abitiamo in una casa piccola, ma che ci possiamo permettere. Nonostante sia piccola c’è comunque abbastanza spazio per vivere bene.

La lavatrice non ingombra più. E’ giù al piano interrato, dove tutti i condòmini possono usarla e chiacchierare mentre il bucato si lava. Nello stesso spazio ci sono gli attrezzi che usiamo raramente, ma che in casa prima o poi servono: il trapano, la scala, la vaporiera… Anche questi hanno liberato il loro spazio in casa. Vengono prenotati attraverso una piattaforma online che gestiamo con i nostri vicini di casa. Con lo stesso sistema prenotiamo online anche l’auto in condivisione che ha un suo box e che è diventata la prima auto di molti, e la seconda di quasi tutti.

Quando abbiamo voglia di invitare 15 persone a cena usiamo la sala condominiale con la cucina. Nella stessa sala, qualche volta, ci vediamo con i vicini per fare colazione la domenica, per un aperitivo o per guardarci una partita.

Uno degli appartamenti nel palazzo è di tutti e lo usiamo per gli ospiti che arrivano da lontano e che si fermano a dormire. Basta divani-letto e campeggi in salotto!

Nei giorni in cui rimane libero l’appartamento è affittato ai turisti per ricavare una piccola entrata che sostiene le spese comuni.

E quando abbiamo un problema che non riusciamo a risolvere c’è quasi sempre un vicino che sa fare qualche lavoretto  e che passa a casa ogni volta che serve. Anche noi più di una volta abbiamo sistemato il computer ad altri condòmini…

Internet lo compriamo in gruppo e in gruppo acquistiamo anche prodotti alimentari, coltivati e allevati in fattorie e cascine poco distanti. Risparmiamo un po’ e mangiamo meglio.

La casa è piccola, ma per noi è perfetta. Perché è tanto più grande dei muri che la  contengono. Si allarga a includere gli spazi che condividiamo, i saperi e gli oggetti che ci scambiamo, i prodotti che compriamo per tutti i vicini, il tempo che passiamo insieme. Collaboriamo per risparmiare, per facilitarci la vita, per stare bene insieme, per sentirci meno soli, per divertirci di più.

Questa è la casa nell’era dell’economia della condivisione.

Questa casa esiste già. Ma sono ancora troppo pochi gli esempi che vediamo in Italia e nel mondo per stare al passo con le “nuove famiglie” e i nuovi modi di lavorare.

Al tempo stesso però, se guardiamo la città di Milano ci accorgiamo di come stiano accadendo piccole trasformazioni diffuse che ci fanno pensare che proprio da qui può nascere un nuovo modo di abitare. Ogni giorno si possono provare nuovi servizi per l’abitare collaborativo: Vicini di casa, Materest, Reoose, Tabbid… sono tutte soluzioni che aiutano i vicini a stare bene uno vicino all’altro, a ricreare rapporti sociali basati sulla fiducia e sulla condivisione.

Milano è la città del bike sharing, del car sharing, delle social street, delle cooperative, dell’housing sociale e dei primi esperimenti di co-housing italiano.

Proprio per questo portiamo a Milano Experimentdays. Una fiera che da molti anni a Berlino e a Vienna promuove nuovi modi di vivere basati sulla collaborazione, la condivisione e il consumo consapevole.

La casa nell’era dell’economia condivisa non ha un’unica formula e un’unica ricetta, è un mondo vario che si compone in modi sempre diversi. La casa nell’era dell’economia condivisa va costruita insieme di volta in volta.

Sabato e domenica 11 e 12 Ottobre Experimentdays Milano coinvolgerà architetti, cooperative di abitanti, start-up, designer, fornitori di servizi, aziende, associazioni e abitanti per creare la rete dell’abitare collaborativo, per imparare dalle buone pratiche, per sperimentare assieme, per portare l’innovazione, così tanto desiderata, nel settore della casa.

Per dire che la casa non è solo spazi, muri e arredamento. Casa sono le persone e le relazioni che si creano e si alimentano ogni giorno.

Abbiamo bisogno anche di voi! Se pensate di voler vivere in una casa, in un condominio, in un quartiere e in una città più socievole e collaborativa vi aspettiamo a ExperimentDays Milano!

Se invece volete contribuire direttamente diventando espositori, contattateci: info(at)experimentdays-milano.it

 

www.experimentdays-milano.it

 

 

Pubblicato oggi, anche su COLLABORIAMO

11/09/2013No Comments

Experimentdays – Fiera dell’abitare collaborativo (con segreto finale)

Siamo appena tornate da Berlino, dove abbiamo visitato di nuovo Experimentdays. Se ci leggete, vorrà dire che siete per lo meno curiosi riguardo ai nuovi modi di vivere, che forse cercate una nuova casa dove le relazioni tra i vicini siano importanti. Forse pensate che la casa possa essere una risorsa anche per il quartiere. Forse, semplicemente volete vivere meglio in città. Ma come si fa? Cos'è il cohousing? Dove trovo altre persone interessate? E chi mi aiuta poi con il progetto? Qual'è la differenza tra una cooperativa a proprietà divisa a quella a proprietà indivisa? Ci sono finanziamenti particolari? Tante domande e dubbi...

Immaginate ora di avere una fiera che metta assieme tutti gli attori coinvolti, che vi permetta di conoscere ciò che succede nella vostra città e di proporre nuovi progetti. Un luogo per i gruppi, per gli architetti, per le cooperative e le associazioni. Una fiera che vi dia l'opportunità di avere nello stesso luogo, sotto occhio tutto il mondo dell' abitare collaborativo. Questa è Experiementdays.

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In breve, Experimentdays è:

-     un evento locale annuale

-     un punto d’incontro per persone imprese e associazioni legate al mondo delle abitazioni collaborative

-     una vetrina di progetti esistenti dai quali imparare

-     una fiera di progetti architettonici e di prodotti edilizi e finanziari creati apposta per gruppi di persone che vogliano costruire e vivere assieme nel rispetto dell’ambiente

-     un luogo dove incontrare altri individui che vogliono fare gruppo o comunità esistenti che cercano nuovi membri.

-     una conferenza sul tema.

A Berlino quest'anno gli espositori erano divisi in quattro aree:

- reti e  consulenza: qui potevate trovare (tra gli altri) la piattaforma digitale per trovare i progetti WOHNPORTAL Berlin, così come Grüne Liga, che vi aiuta a trasformare il cortile in giardino. Anche Netzwerkagentur GenerationenWohnen, per abitazioni con mix sociale e prezzo equo.

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- Banche e Fondazioni: DKB Bank e GLS Bank tutte a due con prodotti finanziari pensati ad-hoc per le abitazioni sociali e di cooperazione. Le due fondazioni: Stiftung Edith Maryon e Stiftung trias con i loro processi pensati per i gruppi e i progetti dal basso.

- Cooperative, consorzi e gruppi di costruzione indipendenti: qui una lista di oltre una decina di progetti esistenti e in corso, consorzi specializzati e cooperative indipendenti. Alcuni esempi: Baugruppe Wohnhaus P03, utopia berlin, and GbR Integratives Bauvorhaben am ehemaligen Blumengrossmarkt.

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- Architetti e studi professionali: persone disponibili per sviluppo progetti, ma a volte anche con proposte indipendenti. Per esempio: Adorable Immobilien, e Büro Fabian Tacke.

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Attorno alla fiera ci sono, durante una settimana intera, molti altri eventi: workshop di costruzione, visite guidate (a carico di creative sustainable tours), conferenze e tavole rotonde. Molte persone arrivano alla fiera ed è oramai un appuntamento importante a Berlino per chi vuole trovare una casa/un gruppo/un professionista etc.

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Ora un piccolo segreto (pronti?): quest'anno ci siamo andate con una bella intenzione: capire come fare una fiera simile a Milano. Crediamo che sia ora, che i tempi siano maturi e che possa realmente portare innovazione nella nostra città e nei nostri modi di vivere.

Voi che ne dite? Noi non vediamo l'ora.

09/04/2013No Comments

HousingLab & FuoriSalone

La settimana del mobile è arrivata e anche HousingLab se ne va in giro per la città a curiosare tra spazi ed eventi, progetti ed iniziative sempre con un occhio alla sostenibilità, ai servizi collaborativi e alla qualità del vivere e dell'abitare.

Ecco una mini list degli eventi a cui non mancheremo sicuramente.

1. AAA Architetticercasi : SOPRALLUOGO + SEMINARIO

logoaaaIniziamo con due appuntamenti che ci vedono coinvolti direttamente per approfondire il tema del concorso AAA Architetticercasi 2013, concorso per progettisti under 35 nato nel 2008, come occasione per scoprire giovani talenti e diffondere la cultura dell’abitare cooperativo.

Il primo è il SOPRALLUOGO  in cui  per la prima volta tutti insieme visiteremo l'area di progetto di via Pestagalli: una occasione preziosa per inquadrare il contesto in cui i temi del concorso 2013 troveranno espressione.

Il secondo è il SEMINARIO per chi ha voglia di approfondire ulteriormente, per raccontarvi il Bando e per mettere a fuoco i temi cardine del concorso con i membri della giuria e della giuria tecnica a vostra disposizione.

Quando: SOPRALLUOGO Mercoledì 10 aprile h. 11.30 | Dove: ingresso principale della stazione ferroviaria di Rogoredo

Quando: SEMINARIO Mercoledì 10 aprile h. 18.00 | Dove: Salone Clerici delle Acli, Via della Signora 3, Metro Duomo.

2. GOOD DESIGN - - LAVORARE BENE, ABITARE MEGLIO in Cascina Cuccagna + CITTADINI CREATIVI 

CASCINA CUCCAGNA smallIl design responsabile è il protagonista dell'evento GOODESIGN - LAVORARE BENE, ABITARE MEGLIO presentato da Best Up e Cascina Cuccagna, all'interno del circuito Porta Romana Design. 4 macro aree: GREEN, LIVING, MOBILITY e FOOD con oltre 50 tra aziende e designer che accolgono i grandi cambiamenti che la nostra società sta vivendo attraverso la produzione di idee e progetti, come grandi opportunità di crescita e sviluppo.

Mercoledì 10 aprile, nell’Agorà della Cascina Cuccagna, Daniela Selloni e Anna Maggi raccontano e mostrano i servizi per il quartiere realizzati durante le varie sessioni  creative con cittadini, più un anteprima dei prossimi appuntamenti.

Quando: Mercoledì 10 aprile h. 16-19 | Dove: Via Cuccagna 2/4, ang. via Muratori, Metro Porta Romana o Lodi TBB

3. re[vive] by [im]possible Living - contemporary factory of culture

image[im]possible living è una piattaforma online per la mappatura degli spazi abbandonati e la loro riattivazione attraverso progetti collaborativi con i cittadini.

Per il Fuorisalone, [im]possible living rianimerà gli spazi inutilizzati della Ex Fornace sul Naviglio - formalmente una biblioteca, ma mai utilizzata - con le energie di chi sta cercando nuove strade per progettare e vivere gli spazi del sapere del domani. Dall’11 al 14 Aprile 2013, più di 40 progetti selezionati creeranno all’interno della Ex Fornace uno spazio per l’innovazione nel campo del design e della tecnica, un database fisico e virtuale dell’espressione della creatività in Italia e all’estero.

Quando: dall'11 al 14 aprile h. 12-21 | Dove: @Alzaia Naviglio Pavese 16, Zona Tortona 

 

13/02/2013No Comments

AAA Architetticercasi 2013 – Ci siamo!


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Verrà presentata domani Giovedi 14 Febbraio alle 18.00 all'Urban Center di Milano la nuova edizione del concorso AAAarchitetticercasi™ 2013.  E per quest'anno molte sorprese: nuova identità, nuovo tema, nuovo contesto. E nuove modalità di premiazione, per esplicitare il carattere di talent scouting del concorso.

HousingLab entra, per la prima volta, a far parte del team tecnico del concorso, portando la propria esperienza nella progettazione dei servizi per l'abitare cooperativo.

Chi è fuori Milano giovedì 14 (dalle 18.00) potrà seguire la presentazione del bando 2013 in diretta live streaming su aaa.architetticercasi.eu

AAA architetticercasi™ è un concorso per progettisti under 35 nato nel 2008, come occasione per scoprire giovani talenti e diffondere la cultura dell’abitare cooperativo. Ideato e promosso da Federabitazione Lombardia – Confcooperative,  il concorso di architettura under 35 si rinnova a  partire dai partner di questa avventura. L'edizione 2013, patrocinata dal Comune di Milano e dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, vede infatti accanto a Federabitazione Lombardia – Confcooperative, Generali Immobiliare Italia SGR, società di gestione del risparmio del Gruppo Generali specializzata nella promozione e gestione di fondi immobiliari, che offrirà campi di applicazione realistici e stimolanti su cui sfidare i giovani progettisti. Non mancherà, come da tradizione, Legacoop Abitanti Lombardia, Associazione lombarda delle cooperative di abitazione, altra protagonista del movimento cooperativo nel panorama abitativo lombardo.

http://aaa.architetticercasi.eu/